I danzatori preferiscono il sentiero della terapia olistica
La danza è una attività che può essere anch’essa considerata una sorta di terapia olistica.
Molti danzatori infatti, optano per l’utilizzo di terapie curative o contenitive di medicina olistica in parallelo alla propria vita sportiva del ballo.
La Danza già da sola aumenta autostima, benessere psico-fisico, serotonina e di conseguenza allegria, capacità cognitive quali riflessi e velocità muscolare, la forza e l’elasticità tendinea e muscolare e molto altro ancora; il tutto sotto un aspetto totalmente naturale.
Ma oggi l’uomo, più che mai, è schiavo del tempo, della fretta, del ritmo stressante di una pseudo-vita che chiama impropriamente realtà: una solida costruzione della mente dell’uomo, che è ancora lontana da essere chiamata Vita.
Abbiamo dimenticato che vivere non è un obbligo o un dovere, ma è una scelta.
Cresciamo con la convinzione conscia o inconscia che non siamo stati noi a scegliere di vivere in questo mondo, rafforzata successivamente dall’impressione o la sensazione viscerale di essere stati catapultati in un mondo che non abbiamo scelto.
E’ per questo grande fraintendimento che l’uomo d’oggi ha perso il proprio potere decisionale, e la propria libertà, vivendo in un mondo di pesanti obblighi e di doveri.
Questi obblighi riempiono così tanto le nostre giornate che l’uomo non ha più il tempo di riflettere: se ciò che sta vivendo l’ha scelto oppure no.
Vive una vita plasmata, manipolata, e costruita dai doveri, invece che volontariamente creata e scelta dal proprio essere (correlata di azioni per il proprio benessere).
Il vero sé dell’uomo è coperto, nascosto da un falso sé, costituito da obblighi, condizionamenti, e da attitudini indotte, che la psicologia moderna chiama personalità.
Cresciamo e veniamo educati per rafforzare questo involucro personale che nasconde e copre la nostra vera essenza.
L’uomo di oggi non riesce nemmeno più ad individuarsi o ad identificarsi, perché ha perso totalmente quell’intimo contatto con la propria individualità o identità: non si conosce, e non può conoscersi fino a quando non si renderà conto che la vita che sta vivendo egli stesso l’ha scelta.
La scienza medica di oggi (medicina NON tradizionale), come ad esempio la psicologia umanistica, ma soprattutto la medicina olistica, ha fatto grossi passi avanti, ma dovrà farne altrettanto indietro, se vorrà aiutare veramente l’uomo d’oggi ad essere libero.
Basti pensare che l’uomo è così dipendente dagli obblighi, e di conseguenza dal tempo, che è costretto anche a pagare per essere aiutato a conoscere se stesso.
La maggior parte della psicologia di oggi è centrata ancora sulla personalità, e non sull’individualità, sull’individuazione o l’identificazione del proprio vero sé.
E’ una scienza nuova, che non è ancora riuscita a centrare il suo scopo, cioè quello di liberare l’uomo non da se stesso, dal creatore che è in lui, ma dalle sue costruzioni mentali, dai condizionamenti, e dai pesanti obblighi che inconsciamente si è autoimposto per sfuggire dalla sua unica e reale responsabilità: di conoscersi.
Fortunatamente la medicina olistica, negli ultimi anni ha fatto grossi progressi su questo aspetto, trascurato dalla medicina o dalla psicologia tradizionale, aprendosi a nuovi scenari, a nuove realtà: un esempio sono gli insegnamenti psicologici e spirituali di Eva Pierrakos e della Guida.
Chi è Eva Pierrakos?
Eva Pierrakos nacque a Vienna nel 1915, figlia del noto novellista austriaco Jakob Wassermann: era una donna molto intelligente ed estroversa, e amava danzare e sciare; infatti era una brava insegnante di danza.
Riuscì a partire dall’Austria prima dell’invasione nazista e si trasferì a New York; ma le sue facoltà paranormali, sotto forma di fenomeni di scrittura automatica, cominciarono a manifestarsi in Svizzera durante un breve soggiorno.
Eva, sotto le indicazioni della Guida (così volle farsi chiamare), cominciò a meditare, modificò la sua dieta, e successivamente prese la ferma e sincera decisione di utilizzare questo suo dono solo per aiutare gli altri.
Fondamentale fu l’incontro con John Pierrakos, che divenne successivamente suo marito.
Questi fu il co-fondatore della bioenergetica insieme al famoso psicoterapeuta Alexander Lowen.
John Pierrakos, a differenza di quest’ultimo, integrò i concetti della bioenergetica con i concetti della Guida, e così nacque la corenergetica: la prima terapia psicologica.
La corenergetica affronta tutti i livelli che costituiscono l’essere umano: il fisico, l’emotivo, il mentale e lo spirituale, dando vita a un nuovo e potente strumento per la medicina olistica.
Chi è la Guida?
Poco importa chi essa sia, ma è significativo il suo insegnamento, che ci riporta costantemente a noi stessi, e a conoscerci.
Infatti, in una delle sue lezioni afferma: “……vi siete spesso posti l’inquietante domanda: “Chi sono veramente io?”.
Se non siete in grado di rispondere, ciò dipende dal fatto che avete creato un falso sé, che oramai nasconde quello reale.
Solo smantellando questa sovrastruttura artificiale potrete scoprire voi stessi, ritornare spontanei e liberi, e ritrovare la fiducia nelle vostre emozioni, dando loro l’opportunità di crescere e maturare, e diventare non meno affidabili del vostro intelletto.”
Questo è, e potrebbe essere un nuovo Sentiero per la terapia e la medicina olistica, ancora poco esplorato dai più e dalla scienza, ma tanto ricco di verità e coscienza, ideale se correlato ad una vita sportiva ed attenta alla preservazione del nostro benessere psico-fisico.